Piero De Luca: “Accordo sui dazi è una resa, penalizza imprese e lavoratori”
«Altro che intesa, quello sui dazi tra UE e USA è un accordo al ribasso che somiglia più a una resa. A farne le spese saranno le imprese e i lavoratori italiani, soprattutto al Sud». Così il deputato salernitano del Partito Democratico Piero De Luca, intervenuto oggi con un’intervista pubblicata sul Quotidiano Nazionale, attacca duramente il governo Meloni per la gestione del dossier commerciale con Washington.
Secondo De Luca, la posizione del governo italiano è stata subalterna rispetto agli Stati Uniti, influenzata da un atteggiamento remissivo nei confronti di Donald Trump e dei sovranisti americani, con la conseguenza di indebolire l’intera forza negoziale dell’Unione Europea. Un comportamento che, a suo dire, ha generato «un’intesa sfavorevole che rischia di trasformarsi in un boomerang per l’economia italiana».
A preoccupare sono soprattutto gli effetti sulle eccellenze del Made in Italy, a partire dall’agroalimentare. L’aumento dei dazi fino al 15% potrebbe rendere prodotti simbolo come la mozzarella di bufala campana, il vino, e altri beni d’esportazione inaccessibili al mercato statunitense, con ripercussioni immediate su occupazione e competitività.
«Il Governo deve intervenire con misure di sostegno urgenti per le imprese colpite», incalza il parlamentare dem, sottolineando la necessità di una strategia industriale e commerciale forte, autonoma e realmente europea, che difenda il lavoro e la produzione nazionale senza cedere alle pressioni internazionali.
Per De Luca, la vicenda dazi rappresenta «l’ennesima prova dell’inadeguatezza dell’attuale esecutivo», incapace di tutelare gli interessi strategici del Paese in un contesto internazionale sempre più competitivo e instabile.





